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Secondo Dave Khan, membro della spedizione sul sistema di ghiacciai Trakarding-Trumbau, di notte il ghiaccio sull’Everest inizia a crollare qua e là. Il rombo e il raschiamento sono così forti che è impossibile dormire.
Utilizzando dei sensori che misurano le vibrazioni delle masse glaciali, i ricercatori hanno scoperto che il freddo estremo, il contrasto tra le temperature diurne e notturne e il cambiamento climatico in generale sono responsabili del rombo notturno. Il ghiaccio dell’Everest è estremamente sensibile a questi fattori.